LB5F_073_Wine Experience and Cultural Heritage

Per partecipare al concorso i progetti vanno inviati entro:

Progetto presentato da Cristina Menghini

Il progetto Wine Experience and Cultural Heritage si propone di creare delle etichette da vino “parlanti” originali e innovative grazie al supporto delle nuove tecnologie. L’obiettivo è quello di promuovere e valorizzare il territorio delle Crete Senesi combinando l’ esperienza enogastronomica con quella storico-archeologica attraverso il coinvolgimento di aziende giovani e poco conosciute. Dalla volontà di appassionare un pubblico vasto ed eterogeneo, nasce l’idea di applicare alle bottiglie di vino delle etichette, arricchite da “contenuti aumentati” che riproducono le bellezze del luogo e la sua storia, offrendo al consumatore un viaggio immersivo nel passato.

L’ operazione è resa possibile grazie ad una nuova tecnologia: la realtà aumentata. Questa, sempre più sfruttata nell’ambito dei beni culturali, costituisce un approccio semplice e moderno per adulti e bambini. I beni archeologici infatti, data la generale limitata spettacolarità e monumentalità hanno bisogno di una codifica da parte degli specialisti: la tridimensionalità è sicuramente il modo più immediato di divulgazione.

Il progetto Wine Experience and Cultural Heritage si focalizzerà, inizialmente, su alcune zone particolarmente interessanti ai margini delle Crete Senesi: lo scavo di Santa Cristina in Caio situato presso Buonconvento, lungo la Strada Provinciale del Brunello e l’antica azienda agricola “La Piana”, entrambi immersi nel caratteristico paesaggio della Val d’Arbia. Santa Cristina in Caio è un sito archeologico in corso di scavo dal 2009, coordinato dal Prof. M. Valenti dell’Università degli Studi di Siena e dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana. L’insediamento nasce in età romana, in funzione del passaggio della Cassia. Al momento lo scavo ha messo in luce un impianto termale con fasi di riuso in età tardoantica, un villaggio di capanne altomedievali e una necropoli.

In alcuni diplomi imperiali datati al IX secolo è attestata una chiesa dedicata a Santa Cristina, che probabilmente doveva fungere da Ospitale per i pellegrini che percorrevano la Francigena. Il sito in questione racconta con grande efficacia le trasformazioni intercorse tra il mondo classico e quello medievale. La moderna azienda agricola “La Piana” era nel Medioevo una villa di proprietà della ricca famiglia dei Tolomei di Siena, donata successivamente all’Ospedale di Santa Maria della Scala. Nel suo aspetto attuale si presenta come villa aristocratica rurale, pur mantenendo una connotazione militare e difensiva nell’edificio principale.