LB11.041F_KOvibesity”: un progetto di Connected Care per il paziente pediatrico
Per partecipare al concorso i progetti vanno inviati entro:
di Laura Carucci, Roberto Berni Canani, Serena Coppola e Rita Nocerino
Le conseguenze della pandemia da COVID-19 nel paziente pediatrico sono per lo più indirette e ascrivibili in gran parte all’isolamento domiciliare “forzato”. Noi operatori sanitari siamo chiamati da poco più di un anno a rispondere a nuovi bisogni e comportamenti che rischiano di evolvere verso problematiche psicologiche e fisiche invalidanti per i bambini e le loro famiglie. La combinazione di didattica digitale, l’interruzione delle attività sportive programmate, l’aumento del numero di ore trascorse davanti agli schermi e il consumo frequente di cibi commerciali assunti anche per noia, stanno portando ad un incremento del tasso di sovrappeso/obesità nei bambini italiani. Queste condizioni colpiscono più di 340 MLN di bambini/adolescenti nel mondo e in Italia vi è un chiaro trend geografico, che vede la Campania come la regione con la più elevata prevalenza di sovrappeso/obesità infantile (44%). L’attuale scenario del COVID-19 sta concorrendo ad aggravare questo quadro, determinando il peggioramento di una già instaurata condizione di obesità o promuovendone l’insorgenza, tanto da essere definita come “Covibesity”: una nuova pandemia all’interno della pandemia. A sua volta, l’obesità può essere un fattore di rischio per l’infezione e la severità del COVID-19. Il nostro progetto intende dare risposte concrete a queste problematiche. Abbiamo ideato un programma integrato di “Connected Care” a distanza dedicato al bambino e alla sua famiglia. Il programma prevede un servizio di telemedicina in grado di affrontare efficacemente tutte le problematiche del bambino. Un team multidisciplinare composto da pediatri, allergologi, dietisti, infermieri pediatrici e psicologi fornisce assistenza continua attraverso consigli pratici su abitudini alimentari, attività fisica, corretta igiene del sonno e gestione dei disturbi psicologici indotti dalla pandemia. La fase pilota è stata molto bene accettata dalle famiglie come dimostrato dalle numerosissime richieste di assistenza pervenute da diverse regioni italiane e dall’interesse da parte delle principali testate giornalistiche nazionali. Per tali motivi intendiamo fare di necessità virtù creando una Webapp dal nome “KOvibesity” in grado di fornire assistenza continua, specializzata, rapida e facilmente accessibile.