LB3W_130_Piano alimentare personalizzato ricco di antiossidanti prevenzione osteoporosi

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Progetto presentato da: Eleonora Cremonini

 

L’osteoporosi è una patologia sistemica dello scheletro caratterizzata dal progressivo deterioramento strutturale dell’osso e da un aumento del rischio di frattura per minimi traumi. L’osteoporosi colpisce soprattutto le donne in menopausa (3,5 milioni di malate solo in Italia). L’allungamento della vita media e l’invecchiamento sono alla base dell’aumentata diffusione della malattia. Da qualche anno l’organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha riconosciuto l’osteoporosi come patologia ad alto impatto sociale ed economico, in quanto costituisce una delle cause più frequenti di morbilità, invalidità e mortalità. Inoltre le fratture di femore impegnano, da sole, più giornate di degenza ospedaliera dell’infarto del miocardio e causano circa lo stesso numero di morti del tumore al seno. La prevenzione dell’osteoporosi, intesa come quella serie di misure tese a impedire o rallentare la comparsa della malattia, si attua attraverso interventi non farmacologici e con la correzione dei fattori di rischio modificabili. L’uso di terapie farmacologiche a questo scopo non è quasi mai giustificato. Nell’ottica di ridurre, quindi, l’impatto sanitario e sociale dell’osteoporosi, nasce la necessità di incrementare le azioni di prevenzione, promuovendo il ricorso a misure igieniche in grado di contrastare lo sviluppo della malattia. Un numero notevole di evidenze sperimentali, alcune delle quali ottenute e pubblicate dal nostro gruppo di ricerca dell’Università di Ferrara, suggeriscono un coinvolgimento diretto dei radicali liberi nella patologia. I radicali liberi sono molecole in grado di colpire indistintamente tutte le molecole biologiche, tra cui anche le componenti della matrice ossea. È universalmente riconosciuto che la pericolosità dei radicali liberi può essere contrastata dall’azione di altre molecole con attività antiossidante. Gli antiossidanti, come vitamina C e vitamina E, sono sostanze presenti in abbondanza in frutta e verdura. Risultati preliminari delle nostre ricerche dimostrano che una dieta caratterizzata da un giusto ed equilibrato cocktail di antiossidanti alimentari influisce positivamente sul livello di radicali liberi nell’urina dei soggetti esaminati. Il dato “tecnico” più interessante di tale studio risiedeva nella tipologia di dieta somministrata, che non comportava modifiche macroscopiche delle precedenti abitudini alimentari, ma le implementava e le migliorava dal punto di vista dell’apporto di principi nutrienti con attività antiossidante. L’effetto di questa nostra strategia è stato, come previsto, un’altissima adesione (più del 90% dei soggetti reclutati). I risultati di questo studio preliminare hanno fornito le basi per una nuova ricerca che ha come obiettivo quello di valutare se un piano alimentare personalizzato e basato sulla qualità, più che sulla quantità, degli alimenti ricchi di antiossidanti, possa produrre benefici sullo stato di salute dell’osso in donne in menopausa sia sane che osteoporotiche.