Sapete qual è la differenza tra Giulia, che impiega quaranta minuti a fare la spesa ed esce con il carrello pieno di alimenti, e Chiara, che impiega un’ora e mezza e ha il carrello semivuoto? Tre intolleranze alimentari. Chiara ci racconta che dopo aver scoperto di essere intollerante a glutine, lattosio e lievito, trovare gli alimenti adatti a lei si è rivelato molto complicato e che, una volta individuato il prodotto adeguato, raramente ha voglia di iniziare nuovamente il processo di ricerca e variare i prodotti della sua dieta.

L’Humanitas ci informa che come Chiara, altre 10 milioni di persone in Italia soffrono di intolleranze alimentari mentre le allergie alimentari interessano circa 2 milioni di italiani.

Da qui l’idea di creare un’App, Tast-eat, che nasca da un’esigenza pratica: le intolleranze alimentari, soprattutto se multiple, possono diventare un vero limite nella vita quotidiana anche in operazioni semplici come fare la spesa. In che modo quindi Tast-eat aiuta a risolvere questo problema? Accompagnando passo dopo passo il consumatore nella spesa e aiutandolo a selezionare il range di prodotti conformi al suo profilo alimentare, così da permettere un’alimentazione sana e varia.

Perché come dice Virginia Woolf “Uno non può pensare bene, amare bene, dormire bene, se non ha mangiato bene”.