LB6P_084_F.I.G.O.

Per partecipare al concorso i progetti vanno inviati entro:

Progetto proposto da Giacomo Dall’Ava

F.I.G.O. (Fare I Genitori Oggi) è un progetto con cui si vuole estendere a tutti i genitori una serie di competenze e modalità comunicative di base, per poter educare e far crescere al meglio i propri figli. Essere un genitore spesso può risultare difficile: è un’arte che va appresa con anni di esperienza, nonostante non si possa mai giungere a un traguardo finale di certificate competenze.  Il contesto in cui i figli crescono è cambiato radicalmente da quello in cui erano cresciuti gli attuali genitori. Per questo motivo è necessario che vengano aggiornate le modalità con cui ci si relaziona al proprio figlio.  In questo panorama si inserisce la proposta di creare un’applicazione per smartphone e tablet, che ogni genitore possa scaricare e che possa essere d’aiuto nei momenti di difficoltà. L’applicazione sarà quindi un chatbot, simile agli ormai noti Siri o  Cortana, un software che risponda a ogni domanda dell’utente.  In tal modo si potrà avvicinare un genitore anche al mondo della tecnologia, per colmare il divario digitale che si è sviluppato rispetto ai figli. Notando la funzionalità di uno smartphone, il genitore sarà maggiormente disposto a favorire un uso consapevole ed efficace del mondo del web. Questo programma però non insegna a diventare un buon genitore, perché ognuno sviluppa una serie di capacità strettamente personali che non sono criticabili né omologabili. L’aiuto che si vuole fornire è relativo a situazioni circoscritte, che possono essere risolte adottando abilità comunicative e frasi prototipiche che si rifanno alla letteratura scientifica. Il paradigma di riferimento è quello relativo a Thomas Gordon: ideatore di un percorso pedagogico mondialmente riconosciuto e brevettato come Genitori efficaci. L’utilità derivata da questa scuola di pensiero risiede nell’attenzione alle parole e nella possibilità di poter rispondere efficacemente a ogni problematica circoscritta e puntuale. I genitori vengono così ispirati da una modalità accogliente e non giudicante, da attuare anche in situazioni di conflitto grazie all’interfaccia virtuale.  L’applicazione sarà un’interfaccia con cui il genitore potrà instaurare un dialogo al fine di ricevere alcuni suggerimenti su come rispondere adeguatamente al figlio durante un litigio, al fine di risolverlo in una soluzione Win-Win, cioè cercando una soluzione rispettosa e ottimale per entrambi. Immettendo quindi qualche frase per spiegare la situazione che il genitore vuole risolvere, il chatbot fornirà proposte su come rispondere, assieme ai motivi sottesi e impliciti di alcuni comportamenti considerati impropriamente capricci, cercando quindi una via risolutiva, una mediazione in cui il figlio si senta ascoltato, compreso e rispettato.  Il figlio viene sempre posto al centro di una relazione simmetrica tra tutti i membri della famiglia, in cui né padre né madre comandano su di lui, ma sono un aiuto, un sostegno, un esempio con cui il figlio sviluppa responsabilità e autonomia.