LB5P_020_RECUPERO DEI ROVI PER BIOENERGIA

Per partecipare al concorso i progetti vanno inviati entro:

Progetto proposto da Antonello Ippolito

Negli ultimi anni sono aumentate le critiche rivolte dall’opinione pubblica nei confronti delle bioenergie e, in particolare, dei biocarburanti ottenuti da coltivazioni energetiche dedicate.

Le colture energetiche, infatti, vengono spesso accusate di non essere realmente sostenibili e nemmeno etiche, in quanto colpevoli di sottrarre terre utili alla produzione di alimenti, con ricadute negative sui prezzi e quindi sul potere d’acquisto delle popolazioni, soprattutto nei paesi in via di sviluppo. La necessità di vaste superfici può portare, come è già avvenuto in alcune parti del globo ad incrementare le attività di deforestazione, con forte impatto sull’ambiente.
Al contrario, i biocombustibili ottenuti da biomasse di scarto o come nel caso studiato, da biomasse prodotte da rovi, spine, comportano un debito di carbonio nullo e possono offrire vantaggi, in termini di emissioni di gas serra, immediati e duraturi, e non solo. Alla luce di queste considerazioni, compito del progetto è lo sfruttamento dei rovi come biomasse per alimentare una caldaia utilizzata in un condominio qualsiasi. I vantaggi dello struttamento di tali materiali sono molteplici sia in termini di trattamenti (quasi nulli, quindi costi di produzione azzerati), sia in termini di riqualificazione di siti inutilizzati o di pulizia di boschi e parchi all’interno della città.

Nello specifico, si sceglie di sostituire la vecchia caldaia a gpl (gas di petrolio liquefatto) con un più moderno impianto a biomasse, così da poterne sfruttare i relativi vantaggi in termini di risparmio economico, sicurezza ed impatto ambientale