LB1W_049_Energia al Metro 3
Per partecipare al concorso i progetti vanno inviati entro:
Progetto presentato da: Simone Cavini e Andrea Terreno
L’idea consiste nell’applicare la tecnologia piezoelettrica alle rotaie e alle banchine delle 3 linee principali della metropolitana. La volontà è quella di sfruttare le vibrazioni prodotte dal movimento dei treni lungo gli 83,5 km di linee che corrono sotto la città di Milano, un modo per generare energia pulita che permetterebbe di rendere, quella che è la maggiore metropolitana d’Italia, un enorme meccanismo che pulsa e produce energia da restituire alla città e ai suoi abitanti.
L’afflusso continuo di turisti che si affollano sulle banchine e vanno ad aggiungersi ai tanti residenti che scelgono questo tipo di trasporto per muoversi. Diventerebbe così una risorsa che alimenta i pannelli posti lungo i percorsi delle fermate nei punti più strategici.
E’ indubbio che una tale organizzazione potrebbe anche far nascere una sorta di “movida” basata sui trasporti pubblici, vale a dire ragazzi supportati dalle navette e dalle corse
on-demand che scelgono un ristorante tra quelli pubblicizzati durante il viaggio.
Ancora, i trasporti pubblici che creano l’itinerario per il pendolare possono indurlo a lasciare a casa l’automobile soprattutto negli orari di punta, rendendo la città così più vivibile e meno inquinata.
Infine, anche il turista può beneficiare di tali informazioni e viene così invogliato a vivere di più la città senza il timore di perdersi o non sapere dove andare.
sempre più intenso. Una metropolitana che produce energia permetterebbe di avere un ritorno economico che potrebbe essere sfruttato dall’amministrazione per ridurre i costi dei trasporti pubblici, potenziarli e renderli più efficienti.
Le persone in Italia si muovono in macchina perché le infrastrutture dei trasporti sono insufficienti, incostanti e con tempi di attesa troppo elevati, ciò spinge le persone molto spesso a sentire la necessità di muoversi su veicoli propri, spesso con sprechi (una persona per macchina). La chiave alla base della nostra idea è di intervenire in modo non eccessivamente invasivo su una struttura già consolidata, per renderla utile non solo come mezzo di collegamento, ma anche come generatore di energia, risorsa necessaria e indispensabile in una metropoli moderna che si muove, si espande e non si ferma.
Questi tipi di intervento richiedono sempre tempo per ammortizzare i costi di realizzazione, ma nell’immediato offrono un forte messaggio positivo per promuovere uno stile di vita sempre più ecosostenibile.