LB3W_030_Traduttore segni muti
Per partecipare al concorso i progetti vanno inviati entro:
Progetto proposto da: Maria Romilda Marsiglia
Ad oggi persone sorde mute e abili comunicano con difficoltà, ed esiste il rischio che il messaggio percepito non coincida con quello originale. Una comunicazione efficace la si ottiene per il tramite di figure professionali che assistono le persone sorde mute, ma non sempre queste figure sono a disposizione e si crea un forte disagio comunicativo che appesantisce lo stato inibitorio delle persone sorde mute facendole sentire “inadeguate”; in più, mette in difficoltà anche la persona abile che non sa come essere d’aiuto. Le persone sorde mute fanno parte della nostra società, è pertanto necessario ridurre il disagio che esiste nell’interazione tra essi e la comunità perfettamente abile. Come? Con un traduttore elettronico.
Il traduttore elettronico, per il tramite di appositi sensori di movimento (o videocamera) ricostruisce i segni composti e li converte poi in formato audio/testo, e viceversa: converte cioè formati audio/testo in linguaggio dei segni. Il traduttore è particolarmente indicato in enti pubblici, poste, banche, conferenze, ospedali, uffici informativi, università ecc….….. Ritorna utile anche per chi è solo sordo perché il traduttore, sempre e comunque, riporta anche un testo scritto. Lo si può concepire oltre che come struttura fissa da installare a sportello e/o desk, anche come strumento portatile. Per non parlare poi dell’utilità che potrebbe avere nel caso in cui la persona sorda muta abbia esigenza di chiedere aiuto in caso di malore o altro.