LB5W_062_D.E.T. (Dynamic Exoskeleton Theraphy)

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D.E.T. (Dynamic Exoskeleton Theraphy)

Alessia Capponi Carlotta Oro Nobili Valentina Riccidi Alessia CAPPONI, Carlotta Oro NOBILI, Valentina RICCI

da Roma

Il mantenimento di una corretta postura è un processo complesso che coinvolge diverse strutture anatomiche. Uno squilibrio posturale può essere conseguenza di patologie specifiche dell’apparato locomotore e neuro-muscolare (SLA, Parkinson, ecc), di scorrette abitudini acquisite durate le normali attività quotidiane (lavoro al video terminale) ed infine del fisiologico invecchiamento delle strutture anatomiche.

In questo contesto l’importanza dell’intervento riabilitativo sia a livello preventivo che di recupero funzionale risulta discriminante per garantire una buona qualità di vita. In letteratura sono state presentate le più svariate tecniche di rieducazione posturale, basate sull’utilizzo di ausili e sull’esecuzione di esercizi fisici specificamente implementati. Tuttavia queste metodologie presentano importanti limitazioni: da una parte non tutti i soggetti sono in grado di portare a termine un training motorio (anziani, soggetti patologici), dall’altra gli ausili proposti sono di difficile utilizzo e montaggio e dunque necessitano di figure professionali durante l’allenamento.

La nostra idea ha l’obiettivo di superare le limitazioni delle soluzioni precedentemente proposte, offrendo ad un cluster di soggetti un protocollo riabilitativo dinamico e personalizzato e fornendo una terapia a basso costo, non invasiva attraverso l’utilizzo di un ausilio e di una metodica. L’ausilio, un esoscheletro passivo e completamente articolato, è infatti weight less, con ampio ROM, dotato di sensori integrati, composto da cinque moduli plastici (elemento modulare e plastico del dorso, del sacro cranio cervicale, casco, arti inferiori) che intervengono sui distretti anatomici coinvolti nei processi posturali. Al fine di qualificare e quantificare gli effetti della terapia proposta è stato implementato un progetto di ricerca che consta di quattro fasi:

1. Individuazione dei gruppi da trattare e somministrazione di scale di valutazione (gruppo di controllo, gruppo di pazienti sani, gruppo di pazienti patologici);
2. Calibrazione della strumentazione (esoscheletro e sensori) da parte di figure professionali precedentemente addestrate ed esami strumentali preliminari delle variabili biomeccaniche e dei parametri relativi alla postura (baropodometria statica e dinamica, analisi dell’equilibrio, stabilometria, gait analysis);
3. Trattamento con esoscheletro, anche da remoto, e monitoraggio attraverso i sensori delle variabili biomeccaniche; durante questa fase ai soggetti non verranno richiesti particolari sforzi fisici bensì movimenti caratteristici delle normali attività quotidiane, supportate anche da un ausilio visivo esplicativo e motivazionale;
4. Estrapolazione delle misure ed analisi dei dati.

Dallo studio di questo protocollo sperimentale vorremmo ottenere miglioramenti statisticamente significativi nei pazienti trattati rispetto a quelli di controllo, nonché ottenere la stima del tempo ottimale di trattamento.

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