Per partecipare al concorso i progetti vanno inviati entro:

Study visit a Bruxelles per i finalisti del premio Lifebility 8

Grazie alla preparazione del viaggio fornita dalla collaborazione con Unioncamere Italia nella persona di Ludovico Monforte, i finalisti dei 12 progetti dell’ottava edizione di Lifebility Award hanno partecipato dal 16 al 18 luglio 2018 alla study visit organizzata dall’associazione che ha avuto come meta Bruxelles e l’Università Cattolica di Lovanio.

PRIMA GIORNATA, lunedì 16 luglio 2018

Il gruppo è giunto a Leuven per partecipare ad alcune presentazioni presso l’Incubation & Innovation Centre (I&I)  dell’Università Cattolica (KU) di Leuven, importante centro in materia di innovazione e hi-tech, tra le migliori realtà accademiche nel mondo con il primato europeo in materia di brevetti. Il gruppo è stato accolto da esperti del Research and Development Department i quali hanno tenuto delle lezioni in lingua inglese sui fattori/elementi di successo delle realtà spin-offs/start-ups, sulle realtà attualmente esistenti e sul tipo di contributi che di solito vengono loro concessi. A parlarci è stato il Senior Investment Manager di Gemma Frisius Fund, una realtà aziendale che ha offerto una vasta gamma di capitale iniziale alle spin-offs companies.

Una seconda lezione è stata tenuta da un Community Manager della Leuven Community for Innovation driven Entrepreneurship, realtà che ha lo scopo di creare e coltivare una mentalità imprenditoriale in tutte le facoltà della KU di Leuven e in tutti gli studenti iscritti, in modo da far diventare il centro (e l’esperienza) universitario come un incubatore per i giovani studenti. Entrambe le presentazioni hanno portato ad un approccio pratico, i ragazzi del gruppo hanno potuto visitare la sede di VersaSense, una realtà aziendale che pone al centro della rivoluzione industriale 4.0 l’ Internet of Things (IoT), accomunando elementi di software, hardware e networking, al fine di trasmetterli alle piattaforme di IoT o ai sistemi imprenditoriali (back-end systems), ossia tutti quei sistemi che supportano le applicazioni di back-office.Nel pomeriggio, il gruppo si è spostato presso la Camera di Commercio delle fiandre per gli appuntamenti con gli start-uppers del BRight&YOung Centre (BRYO), ossia un progetto istituito dalla Camera di Commercio e dell’Industria delle fiandre supportato dal governo fiammingo e dai maggiori partners industriali e finanziari. L’iniziativa è volta a incoraggiare i giovani imprenditori e a fornire assistenza nella fase di ideazione (pre-Start) e nella fase di inizio dell’attività imprenditoriale (Start-Up). Qui, nello specifico, i ragazzi hanno familiarizzato con gli start-uppers di 3 diverse realtà aziendali come:

  • Cypres, associazione belga che opera nel content marketing, sviluppando strategie e content per siti, app, blog e riviste;
  • Allez Chantez!, associazione no-profit il cui obiettivo è creare dalle diversità un’unione tra le persone attraverso la condivisione del canto. L’associazione opera con volontari e si procura le risorse monetarie attraverso un’attività di fundraising. Altri elementi fondamentali alla base della creazione di Allez Chantez! sono una fitta rete di relationships, knowledge e competenze (expertise);
  • Effekt, una realtà aziendale belga che si occupa di installare pannelli solari nelle scuole adottando un sistema di crowdfunding in grado di coinvolgere la comunità locale, i genitori degli alunni e altri sostenitori, in modo tale da acquistare i pannelli solari. Il compito della scuola è poi quello di restituire in termini monetari ai donatori quanto donato in modo da riscattare i pannelli da Effekt, divenendo questi ultimi di proprietà della scuola.

I 3 start-uppers hanno analizzato le loro imprese approfondendo sull’importanza della comunicazione, della reputazione del proprio brand online e dando spazio ai dipendenti dell’azienda (“Your employees be proud to work in your company”). Il comun denominatore delle presentazioni dei 3 start uppers è stato quello di mettere in luce le finalità sociali della propria realtà aziendale, con l’obiettivo di condividere ed essere una community online ma anche offline, indipendentemente dal settore di riferimento (è il caso ad esempio di Allez Chantez!).

A conclusione della lezione, i ragazzi sono stati invitati a esporre i propri progetti e hanno avuto la possibilità di confrontarsi con i 3 start-uppers presenti.

 

SECONDA GIORNATA, martedì 17 luglio 2018

Nella giornata del 17 luglio, il gruppo dei finalisti di Lifebility ha assistito a una lezione tenuta da Marco Lopriore presso la sede della Commissione Europea a Bruxelles, in cui, dopo una prima parte di presentazione delle funzioni svolte dalla stessa, si sono approfonditi gli ambiti di interesse relativi ai progetti di ogni finalista.

Partendo dal presupposto che la Commissione Europea si prefigge di soddisfare l’interesse generale dell’Unione Europea, la lezione ha toccato temi differenti approfondendo le competenze e i ruoli rispettivi dello Stato Italiano e dell’Unione Europea per cercare di far chiarezza su chi ha il diritto di agire (chi fa cosa) e in quali specifici ambiti (per approfondimenti http://ec.europa.eu/citizens-initiative/public/competences/faq?lg=it). Lopriore ha precisato che la maggior parte delle competenze sono svolte dagli stati membri, ma l’UE adempie al principio di sussidiarietà nel senso che comprova e giustifica il perché dell’iniziativa specificandone il valore aggiunto (rapporto costi/benefici, raggiungimento degli obiettivi). Esistono anche delle “competenze di sostegno” riguardanti l’istruzione e il turismo, in cui l’UE fornisce un supporto esterno. A tal proposito è stata introdotta l’iniziativa EDEN (European Destinations of Excellence), il cui scopo è la promozione delle aree turistiche europee d’eccellenza, meno conosciute ma che adottano principi di sostenibilità. In questo contesto, ogni 2 anni l’Unione Europea sceglie un focus che abbia come fulcro il turismo sostenibile e premia la realtà territoriale che presenta un progetto vincente che rispecchi le finalità del focus.

Nel pomeriggio, il gruppo è giunto presso la sede del Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE), organo consultivo dell’Unione Europea che comprende esponenti delle organizzazioni dei datori di lavoro, dei lavoratori e di altri gruppi d’interesse, per un incontro informativo riguardo l’organo in questione e le sue funzioni (per approfondimenti https://europa.eu/european-union/about-eu/institutions-bodies/european-economic-social-committee_it#cosa-fa-il-cese?).

Successivamente, un secondo incontro informativo ha riguardato il Comitato Europeo delle Regioni (CdR), organo consultivo dell’UE che rappresenta le regioni e gli enti locali degli stati membri (per approfondimenti https://europa.eu/european-union/about-eu/institutions-bodies/european-committee-regions_it).

L’incontro è stato incentrato sugli argomenti riguardanti le funzioni e le competenze dell’organo, con una spiegazione dettagliata riguardo la possibilità di candidarsi agli stage/tirocini erogati dall’organo in questione.

 

TERZA GIORNATA, mercoledì 18 luglio 2018

L’ultima delle 3 giornate di study visit a Bruxelles ha riguardato una serie di workshops incentrati sugli strumenti finanziari e sui fondi erogati dall’Unione Europea alle PMI (Piccole e Medie Imprese).

Nella mattinata di mercoledì il gruppo ha fatto visita al Palazzo della Regione Lombardia, accolto dal dott. Monforte Ludovico, il quale ha contribuito ad organizzare una serie di incontri a partire da “Lo strumento delle PMI”, in cui si è fatto un excursus sui dati statistici riguardanti le start-ups e i progetti finanziati dall’UE, comparando il totale dei progetti europei con la percentuale dei progetti della regione Lombardia, fino ad approfondire i fattori chiave per avere un progetto di successo (success story), come ad esempio il fatto che il progetto presentato debba avere un fine sociale, migliorare le condizioni degli individui creando nuovi posti di lavoro e rispettando l’ambiente. Caratteri peculiari che non esulano dall’obiettivo di creare profitto, tutt’altro, si rivelano elementi di successo per far sì che il progetto iniziale venga considerato come un’idea valida e avvincente. Sono inoltre stati esposti i diversi step e le relative soglie che ogni progetto presentato deve affrontare e superare, per ottenere i finanziamenti.

Altri temi riguardanti gli incontri e le presentazioni avvenuti in questa giornata riguardano, nello specifico, “Il Fondo Sociale Europeo”(FSE) e, dunque, la differenza tra fondi diretti e fondi indiretti erogati dall’UE (per approfondimenti https://europa.eu/european-union/about-eu/funding-grants_it).

In aggiunta ai finanziamenti erogati da enti pubblici, le presentazioni hanno riguardato anche l’ambito privato con il workshop su  “Le piattaforme europee di crowdfunding”, tenuto da un membro dell’European Crowdfunding Network (ECN), Francesca Passeri, che ha messo in luce le differenti tipologie di crowdfunding, dalle donazioni semplici (senza un legame finanziario), a quelle finanziarie. Alcuni ragazzi del gruppo hanno chiesto consigli riguardo al tipo di crowdfunding che sarebbe più appropriato per il proprio progetto.

Le presentazioni si sono concluse dopo aver affrontato due altri temi fondamentali a livello conoscitivo per i finalisti di Lifebility, e sono: “Il programma Horizon Europe”, in cui si è approfondito il programma quadro europeo per la ricerca e l’innovazione, già citato nella presentazione di martedì 17 luglio tenuta in Commissione Europea. Si tratta di un programma, “Horizon 2020” (2014 – 2020), che include gli strumenti finanziari con cui l’Unione Europea sostiene la ricerca e lo sviluppo in Europa; e, infine, “Gli strumenti finanziari per le PMI”, in cui, partendo dai numeri di realtà aziendali di piccole e medie dimensioni presenti in Italia, si è giunti ad osservare una prima comparazione con gli altri stati Europei e le forme di finanziamento preferite. Ampio risalto è stato dato all’argomento Equity Facility For Growth (EFG), strumento di capitale proprio per la crescita del programma COSME (2014 – 2020), Competitiveness of Enterprises and Small and Medium-Sized Enterprises, ovvero il programma europeo per le PMI che, per il periodo 2014 – 2020 prevede un bilancio di circa 1,4 miliardi di euro.

A conclusione degli incontri di mercoledì, i finalisti sono stati invitati a esporre oralmente il proprio progetto confrontandosi con gli altri membri del gruppo e ricevendo consigli utili dagli esperti, riguardanti sia il modo di porsi e di esporre davanti ai potenziali finanziatori, ma anche riferiti all’ambito più strettamente tecnico di ogni progetto.