LB11.127P_Innovative Rowing
Per partecipare al concorso i progetti vanno inviati entro:
di Giovanni Ficarra, Dario Femminò e Alessandra Bitto
Il Covid 19 ha colpito profondamente i bambini, soprattutto quelli affetti da disturbo dello spettro autistico e altri disturbi psichiatrici che hanno avuto una ulteriore limitazione della loro vita sociale. Infatti l’isolamento ed il distanziamento sociale hanno amplificato i problemi legati alla socializzazione. In questo contesto le attività sportive, che da mesi non sono praticabili a causa dei lockdown, hanno perso il loro ruolo terapeutico di promozione dell’inclusione di questi bambini nel contesto sociale. Il canottaggio è uno dei pochi sport praticabili all’aria aperta tutto l’anno e rappresenta un momento unico di contatto con la natura e rappresenta la sfida di chi vede l’inizio del proprio percorso, ma non ancora la fine, è noto infatti che è l’unico sport al mondo a costringere gli atleti a dare le spalle al traguardo. Il Circolo Canottieri Peloro di Messina, di cui lo scrivente è direttore sportivo, da diversi anni è impegnato nel sociale e crede fortemente nell’inclusione dei soggetti disabili e svantaggiati attraverso lo sport. In questo periodo, nonostante il periodo di crisi sanitaria mondiale, i referenti del circolo continuano con il loro impegno a sostenere l’attività fisica dei disabili fisici e dei malati oncologici che sono già parte attiva della squadra.
Questo progetto si propone di utilizzare il canottaggio come strumento di re-inclusione sociale post-pandemia per i bambini con problemi psichici, nello specifico verranno proposte attività in barca multipla, in canoa e delle piccole gare dove squadre composte da bambini sia normodotati che disabili avranno la possibilità di interagire e socializzare. Il tutto sarà supervisionato dagli allenatori Giovanni Ficarra e Dario Femminò con il supporto del medico del team Alessandra Bitto.