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Per partecipare al concorso i progetti vanno inviati entro:

di Costanza Sona

Il mio progetto nasce da un’osservazione. Sono una ragazza di 17 anni. Una mattina mi alzai,come le altre mattine, e mia mamma mi disse che non sarei più potuta uscire di casa perchéun virus stava iniziando a colpire il nostro pianeta. Come tutti passai mesi chiusa in casa,l’unicomio sfogo era Netflix e parlare con le mie amiche su FaceTime. Dopo aver passatomesi in gabbia il governo decise di farci tornare a vivere. La condizione era quella dimantenere una distanza minima di un metro. Noi adolescenti, ma anche adulti, ignorammoquesta indicazione cercando di tornare il più possibile alla normalità. Sbagliammo e fummopuniti. Zona rossa, arancione e gialla. Io ed i miei amici da allora capimmo l’importanza delleregole. Vederci sì, ma a distanza.