LB11.021P_CYBER-THERAPY

di Chiara Lucifora, Francesco Tortora, Abed L. Hadipour, Carmelo M. Vicario e Giorgio M. Grasso

Il presente progetto nasce dall’idea di affiancare le nuove metodologie informatiche (VirtualReality, VR) alla pratica psicoterapeutica con il fine di migliorarne l’efficacia(Cyberpsychotherapy).Cyber Therapy mira allo sviluppo di software basati su intelligenza artificiale che tramite la comunicazione tra i sensori wireless e l’ambiente virtuale permettono all’operatore di conoscere in tempo reale i segnali biofeedback del paziente (battito cardiaco, temperatura corporea, stato di tensione, etc) utili per comprendere il suo stato di ansia. Grazie all’interazione A.I. il comportamento dello stimolo fobico si modifica sulla base dello stato di ansia del paziente. A causa della pandemia COVID-19,lafobia sociale relegata alla possibilità di essere contaminati in luoghi di vita quotidiana, quali supermercati o altri negozi di prima necessità, è un fenomeno in continuo aumento. L’utilizzo della realtà virtuale ci permette di simulare il mondo reale in un ambiente controllato e sicuro in modo da aiutare il paziente a superare le sue paure. L’esercizio prevede una graduale immersione nelle situazioni, iniziando con fotografie dell’oggetto specifico di cui si ha paura per poi passare ad ambienti 3D altamente immersivi. Ad oggi, la terapia di esposizione tramite realtà virtuale sembra garantire buoni risultati nell’ambito clinico per la cura dei disturbi d’ansia (Powers, M. B., &Emmelkamp, P.M. 2008).Il presente progetto è stato presentato alla competizione Start-CupMessina 2019, posizionandosi al terzo posto nella competizione locale. Inoltre, esso è oggi un progetto di ricerca attivo presso il Dipartimento di Scienze Cognitive dell’Università degli studi di Messina-Italia, svolto in collaborazione con Technologyfor Human Well-Being Institute, University of Applied Sciences, Fribourg-Svizzera, in merito al disturbo post-traumatico da stress (PTSD)dovuto ad incidente stradale.