Un cieco è privato di solo uno dei cinque sensi in suo possesso: il nostro obbiettivo è permettergli di valorizzare questi.
L’Italia non è unicamente “sculture e dipinti”, la nostre Italia è fatta di suoni, profumi e sapori che spesso sono difficilmente raggiungibili dalle persone la cui deambulazione dipende da terzi.
Lo strumento che forniremmo ai nostri concittadini non vedenti consentirebbe loro di muoversi, con una qual certa autonomia, e raggiungere le destinazioni di loro interesse. Un interesse non definibile come “una tantum”: grazie al sistema Tablet 3D, il disabile sfrutterebbe il senso del tatto per assimilare la mappa 3D dalla superficie in rilievo memorizzandola meglio e più velocemente.
Una città potrebbe riscoprirsi “d’arte” grazie alle doti nascoste ai più ma valorizzate dai...più! Anche se, numericamente parlando, i ciechi non costituiscono la maggioranza della popolazione, paradossalmente parlando la cecità conferisce loro un valore aggiunto: la “ri”scoperta di quei suoni, profumi e gusti citati nell’introduzione.
Qual modo migliore per i piccoli centri turistici di rilanciarsi?