Migliorare la qualità della vita è uno dei temi caldi di Milano Expo 2015. In quest’ottica mi sono prefissa un obiettivo ambizioso: portare l’elettricità a coloro che ne sono sprovvisti.
Il caso di studio che vorrei sottoporvi fa riferimento alla creazione di un kit ibrido stand-alone (fotovoltaico + microeolico) della potenza complessiva di 3 kWp capace di alimentare le utenze di una famiglia di 4 persone.
Ispirandomi alla situazione africana in cui oltre il 60% della popolazione vive in villaggi rurali privi di elettricità e, complessivamente, un terzo non ha accesso alla rete, ho ipotizzato di creare un sistema che fosse in grado, da solo, di assolvere a numerose funzioni e, nel contempo,  promuovesse lo sviluppo, l’occupazione ed il rispetto per l’ambiente. Nello specifico mi concentrerò nell’analisi della produttività di un impianto installato in un ipotetico villaggio della regione Subshariana.
Il sistema da me ideato, facilmente applicabile a tutte quelle situazioni in cui è necessario far fronte al fabbisogno energetico di utenze isolate, produrrebbe sufficiente energia per alimentare l’illuminazione, il pompaggio dell’acqua e piccoli elettrodomestici tra cui cito ad esempio i frigoriferi, importanti non solo per la conservazione di generi alimentari, ma, soprattutto, per la conservazione di vaccini e medicinali. Inoltre, produrre energia da fonti rinnovabili ridurrebbe drasticamente l’utilizzo di generatori diesel, largamente usati per sopperire alla mancanza della rete elettrica, apportando immediati benefici economici alle popolazioni rurali e riducendo notevolmente l’inquinamento.