LB1P_034_Biomassa da parchi e terreni agricoli
Per partecipare al concorso i progetti vanno inviati entro:
Progetto proposto da: Celeste Maria Miserina
Per Biomassa si intende tutto ciò che ha matrice organica e tra questi i residui forestali, gli scarti dell'industria e trasformazione del legno, gli scarti delle aziende zootecniche, gli scarti mercatali e i rifiuti solidi urbani rappresentano le tipologie più importanti. Durante la fotosintesi le piante trasformano l'anidride carbonica presente nell'atmosfera e l'acqua e le sostanze nutritive presenti nel terreno, in carboidrati, che costituiscono i componenti elementari della biomassa. L'energia solare che origina dalla fotosintesi è immagazzinata nei legami chimici dei componenti strutturali della biomassa. Una sua efficiente combustione determina l'estrazione dell'energia immagazzinata nei legami chimici e l'ossigeno atmosferico, combinandosi col carbonio presente nelle piante, produce come prodotti di combustione acqua e anidride carbonica.
L'importanza delle biomasse come fonte energetica è data dal fatto che la loro combustione non contribuisce al bilancio dei gas serra immessi in atmosfera. L'anidride carbonica che, infatti, si produce bruciando le biomasse è la stessa che la specie vegetale da cui provengono ha assorbito durante la crescita. Per questo motivo, unito alla caratteristica di riprodursi in tempi ragionevolmente brevi la biomassa può considerarsi una fonte energetica rinnovabile che consente uno sviluppo sostenibile.
La biomassa ha tre applicazioni principali: bio-power (produzione di energia elettrica e termica), bio-fuels (produzione di combustibili), bioproducts (produzione di composti chimici). Dopo il carbone, il petrolio ed il gas naturale, la biomassa rappresenta la quarta fonte energetica su scala mondiale.
Accanto alle fonti sopracitate, in ambito urbano la presenza di parchi può rappresentare una fonte non trascurabile di biomassa. Infatti, parchi e verde cittadino impongono ai gestori il continuo controllo sulla sicurezza e mantenimento di tali aree in condizioni di fruibilità e questo si esplicita nella periodica potatura, sfalciatura, rasatura prati, raccolta foglie.
Generalmente queste biomasse vengono considerate rifiuti e quindi smaltite attraverso i normali canali con oneri non trascurabili.
Lo sfruttamento di questa risorsa può essere attuato secondo due modalità che chiameremo locale e remota. La prima, “locale”, sfrutta
come dice la parola localmente la risorsa prevalentemente senza che questa subisca alcuna trasformazione se non la riduzione dell’umidità
contenuta, per poi essere combusta in caldaie. La seconda punta a trasformare la risorsa in un prodotto fruibile in siti de localizzati. Quello
che si intende proporre è quest’ultimo schema in cui la materia grezza viene utilizzata per produrre pellets che costituisce quindi un
combustibile che può essere impiegato in convenzionali bruciatori a pellets.
L’idea è quindi di impiegare una tecnologia nota in un ambiente non rurale ma in città sfruttando le risorse messe a disposizione dal verde
comune e dai residui di potature e sfalci di privati per trasformarli in un combustibile.