LB2P_110_Macchina a doppio monitoraggio pre- o post-ischemico al miocardio

Per partecipare al concorso i progetti vanno inviati entro:

Progetto presentato da: Roberto De Luca

 

Il progetto prevede la realizzazione di una macchina che analizza più parametri per la diagnosi o la prevenzione dell’infarto miocardico. La macchina è pensata in virtù della struttura anatomica simmetrica umana, in particolar modo se si considera il sistema cardiocircolatorio. Il paziente deve adagiare entrambe le mani sulla superficie della macchina all’interno di due sagome che riprendono la loro forma, sulle quali vengono analizzati contemporaneamente parametri come la temperatura e la frequenza di vasomotilità micro-circolatoria.

L’obiettivo è quello di diagnosticare o monitorare le patologie cardiovascolari, lontano dal distretto centrale cardiaco, con grande efficacia, rapidità e senza invasività. Il funzionamento della macchina prevede di effettuare misurazioni che apprezzano variazioni infinitesime di temperatura (su una mano) e registrazioni di intervalli temporali di sfigmicità delle piccole arterie ed arteriole (sull’altra) da confrontare rispettivamente, con la normale temperatura e con gli intervalli di oscillazione fisiologici del diametro dei piccoli vasi (vasomozione).
Lo scopo di registrare le variazioni infinitesime di temperatura, risiede nel fatto che il sangue oltre a trasportare ossigeno e nutrienti, diffonde uniformemente il calore su tutto il corpo. Le variazioni infinitesime di temperatura alle estremità superiori possono essere considerate dunque, un interessante parametro di valutazione sulla irregolarità del flusso ematico a valle del circolo, all’interno di un sistema complesso come quello micro-vascolotessutale. Se dunque a monte del circolo sanguigno siamo in presenza di placche aterosclerotiche (rischio infarto), che scombussolano il normale flusso ematico, a valle si dovrebbe registrare una sua perturbazione che si traduce in un difetto di diffusione omogenea del calore. La vasomozione oltre a variare con la temperatura e la concentrazione di O2, si basa anche sulle variazioni del pH e sulle concentrazioni ioniche della parete vascolare. L’onda sfigmica che si genera durante l’impulso cardiaco viene influenzata dalle variazioni chimiche ambientali e nel caso di ischemia tissutale del miocardio, la
ridotta pressione parziale dell’ O2 e la diminuzione del pH, generano variazioni di frequenza cardiaca con conseguente variazione dell’onda pressoria registrata nel microcircolo a valle (Gonzalez-Fernandez J.M., Ermentrout B. On the origin and dynamics of the vasomotion of small arteries. Mathematical Biosciences. 119, 127-167,1994 ). Per cui risulta fondamentale tenere in considerazione in base anche ai dati presenti in letteratura, le variazioni dei parametri chimici che possono essere rilevate, escludendo pratiche invasive, solo in questo modo.
L’importanza di questa nuova metodica può essere considerata anche dal punto di vista della ricerca clinica, poiché i dati dei pazienti sottoposti a
monitoraggio, possono essere memorizzati e catalogati all’interno del computer confrontabili con i dati provenienti da individui sani con lo stesso peso ed età