L’idea proposta consiste in un Sistema turistico locale del Salento, denominato “Salento come Parco”. Questo ha la caratteristica di coniugare il progetto territoriale e dunque le istanze di sviluppo e di crescita economica e sociale del territorio con la problematica della sostenibilità ambientale. Difatti, il progetto “Salento come Parco” ha come obiettivo principale il rafforzamento delle identità locali ai fini della proposizione di una immagine unitaria dei territori interessati e della conseguente promozione e valorizzazione delle sue potenzialità nel contesto internazionale. Esso propone di impostare una politica del turismo come esplorazione delle differenze, allargando lo spessore del turismo costiero all’intero Salento inteso come un grande parco, un recinto fortemente connotato da elementi fisici e paesistici. L'idea del Salento come parco è anche quella di un turismo che utilizzi un albergo e un parco immenso costituito da tutta l'armatura urbana e dall'insieme degli edifici rurali, ville, casini e masserie; che utilizzi una infrastrutturazione capillare distribuendosi lungo itinerari e secondo temporalità più distesi nell'intero territorio cogliendone la varietà, la specificità, le differenze; che si muova lungo itinerari del vino; che si lasci attrarre dal clima invernale, primaverile ed autunnale e non solo dalle possibilità estive. Si tratta in definitiva di approfittare dei tanti centri, delle tante masserie, cioè del modello disperso, considerando la diffusione come un'occasione per raggiungere una più articolata distribuzione territoriale delle attrezzature.