LB5P_022_BARRIERE STRADALI ANTIRUMORE COGENERATIVE DA FONTE SOLARE.
Per partecipare al concorso i progetti vanno inviati entro:
Progetto proposto da Antonietta D’Ottavio
Uno dei più rilevanti e discussi problemi del nostro tempo è la possibilità di conseguire lo sviluppo energetico ed economico senza un peggioramento della qualità dell’ambiente naturale, al fine di allentare il legame tra crescita economica e consumi di energia e, contemporaneamente, il legame tra consumi di energia ed impatti ambientali.
Nel panorama delle fonti energetiche rinnovabili, negli ultimi anni, si sta diffondendo la tecnologia solare termodinamica, che si contraddistingue per la capacità di produrre energia in modo modulare, senza alcuna forma d’inquinamento, né acustico, né termico, né di altro tipo e, con una richiesta di manutenzione molto contenuta, presenta caratteristiche di alta affidabilità tecnica.
Mediante la tecnologia solare termodinamica, inoltre, si produce, in maniera combinata, energia elettrica, mediante un motore a combustione esterna, ed acqua calda per il riscaldamento o per usi sanitari, direttamente dalla radiazione solare.
Alle note e diffuse metodologie di realizzazione dei pannelli solari si possono, anche, integrare i recenti studi condotti sui materiali costruttivi per l’isolamento degli edifici, per i quali si cerca di ridurre, in maniera sempre più spinta, la trasmissione sia del calore sia del rumore.
Quindi, sulla base di queste considerazioni, l’idea è quella di realizzare pannelli solari multistrati con caratteristiche di alto assorbimento della radiazione solare per il lato esposto al sole e di isolamento dapprima termico e poi acustico per il lato opposto nel quale confluiscono le tubazioni attraversate dal fluido caldo.
Questo connubio tra produzione energetica ed isolamento acustico, sperimentato in pochi casi per i pannelli fotovoltaici non ha riscontrato per essi grande diffusione, a causa degli elevati costi e dei vincolanti limiti di producibilità di questi ultimi, ma nel caso del solare termodinamico la situazione cambia a fronte dei minori costi di investimento, dei minori limiti costruttivi e della possibilità di combinare e/o alternare la produzione di energia elettrica e termica nei casi in cui non si verifichino le condizioni ottimali di esposizione e/o orientamento alla radiazione solare.