LB4F_052_SoS (Smart on-line bioSensor) per metalli pesanti
Per partecipare al concorso i progetti vanno inviati entro:
Progetto proposto da: Cristina Sarritzu e Katia Spinella
I metalli pesanti sono considerati elementi potenzialmente tossici (EPT) e sono correlati in maniera altamente significativa allo stato di salute dell’uomo e dell’ambiente. La maggior parte dei metalli pesanti si trova naturalmente presente in tracce ma nell’ultimo secolo si è osservato un notevole incremento delle concentrazioni di questi elementi, generalmente dovuta a contaminazioni antropiche. In particolare nel caso di nostro interesse le principali fonti che portano all’accumulo di metalli pesanti nelle coltivazioni urbane sono tre: l’utilizzo di terreni già contaminati, l’uso di acque già contaminate per l’irrigazione degli orti e infine l’inquinamento atmosferico, che deriva prevalentemente dal traffico e dalle emissioni industriali. Le piante possono quindi assimilare gli inquinanti sia attraverso le radici, che in superficie e, una volta assunte come alimenti, possono essere tossiche e/o nocive. La nostra proposta consiste nella messa a punto di un biosensore collegato ad uno smartphone per il monitoraggio in tempo reale dello “stato di salute” del suolo e, conseguentemente, delle piante. Il biosensore è un dispositivo analitico che incorpora un elemento di riconoscimento biologico associato ad un trasduttore di segnale chimico-fisico; nel nostro caso l’elemento biologico è un’enzima, che viene inibito dalla presenza di metalli pesanti , e il trasduttore è di tipo elettrochimico. In questo modo il biosensore trasmetterà le informazioni relative alle concentrazioni dei metalli pesanti nel suolo allo smartphone, permettendoci di monitorare in tempo reale le condizioni del terreno, e di intervenire, qualora le concentrazioni superassero quelle massime consentite,per salvaguardare le coltivazioni agricole e la salute pubblica.