LB6P_036_Food Mate

Per partecipare al concorso i progetti vanno inviati entro:

Progetto proposto da Denise Orifici

 

Ogni anno il mondo genera 1,3 miliardi di tonnellate di rifiuti alimentari, questi sono distribuiti lungo la filiera alimentare composta da diverse fasi , dalle prime di coltivazione e raccolto  fino a quelle finali di consumo. Secondo di dati della “Fao”lo spreco alimentare in quest’ultima fase sembra avere un ruolo critico nei paesi sviluppati (Nord America, Asia industrializzata ed Europa). Tra questi,l’Europa si distingue per essere quella con la percentuale più elevata disprechi nell’ambito domestico le cui cause possono essere molteplici. Assumono unruolo decisivo: l’affollamento degli acquisti e l’errata gestione degli spazi e della conservazione degli alimenti. Ma qual è il consumatore che spreca di più in Europa? Secondo un’indagine del 2008 fatta dalla Wrap, i consumatori che sprecano di più sono coloro che vivono da soli e quelli che appartengono alle nuove generazioni. Mettendo insieme questi due “ingredienti” pensiamo subito ai giovani studenti, che spesso sono costretti a trasferirsi lontano dal nucleo familiare o i giovani lavoratori che vivono da soli. Le case condivise, risultano così essere il problema più allarmante! Infatti le problematiche legate alle gestione alimentare e all’affollamento di un individuo che vive da solo, in queste occasioni è moltiplicato per il numero di coinquilini. Da un questionario redatto e diffuso in tutta Europa è stato possibile individuare i punti necessari per creare un servizio sostenibile e defficiente per il target individuato. Nasce quindi il progetto Food-Mate che si sviluppa su due realtà:una reale e l’altra virtuale.

Nel primo caso parliamo di una tabella magneticalucidapensata per l’ambito domestico questa è composta da diversi moduli: 1) i moduli rappresentanti i coinquilini. Questi sono colorati per facilitarne la distinzione. Questi sono stati pensati per consentire ai coinquilini di condividere gli alimenti in scadenza così da evitarne lo spreco. Ogni modulo è diviso in zone dove sarà possibile inserire delle calamite raffiguranti le tipologie alimentari che si vuole condividere e scrivere le informazioni necessarie per la condivisione; 2) ad ogni “modulo coinquilino” verrà affiancato un altro rappresentante un ripiano del frigo in modo tale da gestire anche la suddivisione del suddetto. Solitamente, infatti, nelle case condivise il frigo viene gestito per ripiani. Ogni coinquilino ne possiede uno a disposizione. Lo stesso meccanismo viene riproposto nella tabella di Food Mate. Inoltre, i moduli-frigo, sono suddivisi verticalmente per permettere la divisione tra cibo in scadenza e cibo appena acquistato.Questa è stata facilitata tramite l’uso di altrettante calamite: rosso per il cibo in scadenza e quelle verde per il cibo appena acquistato. La seconda parte di Food-Mate è invece interattiva consistentein una Mobile Application. Ovviamente l’App e la tabella collaborano per uno scopo comune seppur avendo ognuno delle funzionalità ben specifiche .Lo scopo dell’applicazione sarà quello di dare la possibilità ad ogni coinquilino di pianificare in maniera autonoma la propria spesa, fare proposte di condivisione per l’acquisto di alimenti, avere dei preziosi suggerimenti su come gestire al meglio la conservazione degli alimenti quando si vive in tanti, tenere traccia del risparmio ottenuto tramite il sistema di condivisione ed essere premiati attraverso unsistema a punteggio che monitora quanto spreco alimentare stiamo contribuendo a ridurre attraverso i sistemi di condivisione proposti. Il punteggio, inoltre ci permette di confrontarci non solo con i coinquilini, ma con tutta la città, infatti Food-Mate mette in “competizione” tutte le case condivise della città per scoprire quale sarà quella più sostenibile. L’idea di creare una “competizione” nasce per incentivare gli utenti a utilizzare un sistema di condivisione sostenibile che non aiuterà solo a ridurre gli sprechi alimentari all’interno della comunità ma insegnerà alle nuove generazioni ad avere un maggior riguardo nei confronti delle risorse alimentari.