LB5P_063_Antica Socialità

Per partecipare al concorso i progetti vanno inviati entro:

Progetto presentato da Marzia Beccaccioli, Valentina Carlone, Claudia Di Matteo

Questo progetto si pone nel quadro di una nuova generazione di policies e ha lo scopo di sviluppare in un contesto di deprivazione sociale e ambientale, un’azione sinergica tra istituzioni pubbliche e attori civili marginali, creando un intervento di riqualificazione urbana attraverso la partecipazione a tavoli tematici di anziani.

Tali tavoli tematici riguarderanno la progettazione di orti antichi da realizzare all’interno di un’area verde del VII municipio di Roma (da individuare tra il Parco degli Acquedotti, il Parco di Tor Fiscale, il Parco di Centocelle). Si vuole dare impulso a dispositivi di orticoltura urbana attraverso la coltivazione di frutti antichi. Questi ultimi possono giocare un ruolo decisivo per il rilancio di un’agricoltura sostenibile, di un’agricoltura di tipicità che si opponga alle tendenze globalizzanti. Il recupero di terreni marginali può essere visto come una strategia per ritrovare qualità e tipicità utile a contrastare gli impatti ambientali negativi, a preservare la capacità produttiva del terreno e a incentivare la tipicità dell’agricoltura italiana.

Partendo dai dati dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) si scopre che le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte nel nostro paese. Il progetto, quindi, intende privilegiare cultivar ricche di sostanze benefiche per il cuore. Per questo la categoria di beneficiari privilegiata sarà quella degli anziani.

L’azione integrata di queste attività ha come obiettivo la creazione di luoghi comuni, ovvero «campi» di discussione, ambiti dove mescolare, fondere, assorbire e trasmettere il sapere individuale verso l’esterno, verso un sistema di significato e di espressione culturale, di solidarietà all’interno del quartiere. Ci si pone, quindi, l’obiettivo di creare una vera e propria forma di sostentamento attraverso l’orto urbano, di sviluppare attorno ad esso discussioni di contenuto alimentare e ambientale, di associare forme di solidarietà finalizzate a disinnescare fenomeni di esclusione sociale, di degrado del tessuto urbano e povertà socio-culturale che colpisce le grandi metropoli e il loro tessuto periferico.