LB7P_016_Universal Sharing Platform

Per partecipare al concorso i progetti vanno inviati entro:

Quanta “utilità sprecata” generiamo quotidianamente?
Ogni oggetto che teniamo conservato in garage; ogni tragitto in macchina che compiamo da soli; ogni curiosa conoscenza che abbiamo sulla nostra città e che andrebbe condivisa; ogni vestito inutilizzato; ogni cibo lasciato marcire in frigorifero, potrebbe essere condiviso e messo a disposizione di terzi che ne trarrebbero un maggiore beneficio di quello che otteniamo noi nel lasciarlo inutilizzato, e senza che questo pesi sul nostro bilancio.
Le piattaforme di sharing economy che esistono oggi sfruttano per lo più transazioni economiche, ed operano esclusivamente in un settore determinato o in un numero limitato di settori.
La mia idea vuole distaccarsi dal concetto di sharing economy che ha prevalso fino ad oggi: perché non creare una piattaforma tramite la quale poter condividere qualunque cosa, e senza l’impiego di alcuna somma di denaro?
La USP (“Universal Sharing Platform”) è un portale grazie al quale, sulla base della propria posizione geografica, è possibile sfruttare tutti i beni e servizi messi a disposizione dalle persone nel proprio circondario. Il costo di tali beni e servizi viene espresso in una valuta virtuale propria della piattaforma, e non convertibile in denaro. Per poter acquistare questa moneta virtuale basta poco: mettere i propri beni e servizi a disposizione delle persone che ci circondano. Il risultato finale è un sistema in cui chi più dà, più riceve e il potere di acquisto dei singoli individui viene misurato sulla base del proprio altruismo. Naturalmente sarà necessario un meccanismo volto a misurare l’affidabilità degli utenti e dei beni e servizi che condividono: ogni utente potrà valutare l’altro utente e il servizio prestato tramite un sistema basato sui feedback.
Per agevolare gli scambi è possibile creare delle micro-realtà, chiamate “bolle”, le quali possono essere aperte a tutti o chiuse ad un numero limitato di utenti, ciascuna delle quali fa riferimento ad un’estensione geografica (quartiere, città) ad un contesto sociale (università, parco) o ad una categoria di servizi e beni condivisibili.
L’utilizzo della piattaforma è molto semplice e immediato: attivata la geolocalizzazione sarà possibile verificare tutte le bolle accessibili; da ciascuna bolla è possibile visualizzare i beni e servizi messi a disposizione dagli utenti. Serve un caricabatteria? Avvia una ricerca e visualizza tutti coloro che nelle immediate vicinanze posseggono un caricabatteria e che sarebbero disposti a prestarlo. Il tutto per la modica cifra di 3 crediti l’ora. Risultato: un caricabatteria potenzialmente inutilizzato da un utente permetterà ad un altro utente di soddisfare un proprio bisogno che diversamente non avrebbe potuto soddisfare. L’utente prestatore del servizio riceverà in cambio i corrispondenti crediti, che potrà riutilizzare, in funzione delle proprie esigenze, per godere dei beni e dei servizi messi a disposizione per gli utenti.