LB4P_115_A Smart City designed for All

Per partecipare al concorso i progetti vanno inviati entro:

Progetto proposto da: Chiarina Tagliaferri

 

Dall’osservazione della società attuale e del corrispettivo ambiente nel quale essa è inserita, si sono notate delle grandi mancanze che possono essere riassunte nella parola INCLUSIONE. Da qui la scelta di realizzare una forma ibrida di Transition Town, ovvero un nuovo agglomerato urbano capace di accogliere differenti categorie di persone che versano in vari tipi di difficoltà e che hanno la possibilità di uscire da gravi situazioni attraverso l’aiuto ed il sostegno reciproco. Il principio base corrisponde alla divisione degli abitanti fra coloro che hanno bisogno di più o meno supporto. In quest’ultimo gruppo possono essere annoverate le persone anziane e i portatori di disabilità. Ognuno ha comunque delle capacità residue ma il principale bagaglio che sono capaci di apportare è di tipo culturale. Da qui le linee guida della Transition. L’aggregato si basa principalmente sui laboratori artigianali e culturali, sui racconti, sull’aiuto reciproco e il tramandarsi delle esperienze. Molto spesso le persone che versano nelle peggiori condizioni vengono lasciate sole, ma nella visione di un agglomerato urbano solidale, si progettano situazioni e relazioni che stimolano l’incontro e il supporto reciproco. La Transition Town in oggetto, quindi, si basa sul concetto di LIFEABILITY, quella condizione di vita comunitaria e inclusiva. L’agglomerato non rispetta soltanto le persone ma anche l’ambiente entro il quale va ad insediarsi, per mezzo di tutta una serie di strumenti e materiali che puntano alla SOSTENIBILITA’. OSSERVAZIONI COMPIUTE > PRINCIPI ° INCLUSIONE ° LIFEABITY ° LABORATORI ° SOSTENIBILITA’ ESSENDO L‘AGGLOMERTO PRINCIPALMENTE AUTOGESTITO DALL’INTERNO, OGNUNO HA LA POSSIBILITA’ DI PARTECIPARE A QUALUNQUE GRUPPO O SITUAZIONE. ANZI, MAGGIORE E‘ LA CO-PARTECIPAZIONE, MIGLIORE SARA’ IL SUCCESSO DEL PROGETTO.